SE DEVI ANDARE FALLO PRESTO

LIVINGWOMEN

“Se devi andare fallo presto”

Dopo No Kids , M.other e Fatti a Pezzi, i Rifiuti Speciali tornano con uno studio sull’inadeguatezza all’amore.

Il tema è stato ampiamente discusso e analiticamente sviscerato da poeti, scrittori, drammaturghi e psicologi; ne hanno descritto magnificamente le conseguenze il teatro, la musica, il cinema.

Eppure ci continuiamo a stupire davanti alla fine di un amore, davanti alla trasformazione delle relazioni affettive che da luogo rassicurante e protettivo sanno trasformarsi in luoghi in cui l’anima si muove estranea, sfiduciata e incerta.

Ma soprattutto mi continuo a stupire davanti al cambiamento della comunicazione in una coppia.

Gli stessi amanti che avevano codificato il loro linguaggio dei sentimenti, si ritrovano improvvisamente a parlare una lingua incomprensibile all’altro.

Perché accade? Quando cambia il registro comunicativo? Cosa interrompe il magico ingranaggio della comprensione?

“Il fallimento di una relazione è quasi sempre un fallimento di comunicazione” dice Zygmund Bauman.

Frase…

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NAMASTE A TUTTI

LIVINGWOMEN

Devo essere sincera: io e lo sport non ci siamo mai amati.

Riconosco il potere che esso ha sul corpo e anche sulla mente ma, pur avendone provati di diverso tipo ho sempre trovato più brevi innamoramenti estivi che un amore per la vita.

Quest’anno non ho nemmeno fatto finta di iscrivermi in palestra o a qualche corso fitness ed ho optato per una cosa che desideravo provare da un po’: lo yoga.

Poche sono le discipline orientali che hanno preso piede in occidente in modo così assiduo e continuativo come lo yoga e praticandolo ho capito il perché.

Innanzitutto, nonostante attivi, tonifichi e allunghi la muscolatura non è uno sport.

Ma non è nemmeno pura meditazione.

Direi che è l’unione perfetta tra corpo e mente.

Ed effettivamente ricercando il significato si scopre che la parola Yoga deriva dalla radice sanscrita «Yug» che significa unire, legare assieme, soggiogare, dirigere e…

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E BENVENUTO FRANCESCO

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Nato senza piangere e subito sculacciato per capire se fossi normale, dopo un anno speso a riempire pannolini ho iniziato a parlare e camminare contemporaneamente, cosa che non ho smesso di fare per quasi tre decenni, quando ho capito che starmene zitto, sdraiato sul divano, era la cosa più giusta da fare.

Nel tempo libero allineo zerbini alle porte del vicinato e raddrizzo quadri e tappeti, attività che mi è valsa l’etichettatura D.O.C. (Disturbo Ossessivo Compulsivo) e l’allontanamento dal museo del Louvre. Capita anche che faccia qualche foto ed è il motivo per cui sono qui.

slow francesco slow – francesco

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NON LASCIARMI VAGARE NEL BUIO (Canzone per Ilda)

Mi regalasti una bambola bionda. Un’esile sposa in pizzo macramè. Forse era per una buona pagella. Forse una premonizione. Ti ho stretta a lungo vestita di bianco: ti cercavo per crescere. Cercavo tra le tue braccia il principio delle mie radici.

LIVINGWOMEN

Nel giardino c’è un pupazzo resiliente.

È il pupazzo di neve della mia bambina.

I pupazzi non hanno radici

li porta una nuvola più decisa

e il vento del nord.

Tu avevi radici profonde

nel tuo grembo stava la terra intera.

Al tuo andare il vuoto mi ha presa

e il tuo abbraccio si è spostato più in là.

Una volta stringevi una moneta e ti cadde nel fiume, attraversando il ponte. “Me la riprenderò” ti dicesti “quando il fiume sarà asciutto”.

Quanta forza di intenti, nonna: ti incontro spesso su un ponte nei miei sogni. Non mi dici mai niente e sorridi. Ogni tanto mi prendi le mani: allora, forse, non vado così male.

Volevi fare la maestra ma tuo padre se lo prese una bomba. E con lui tutto quello che andava oltre i tuoi fratelli. Non fosti mai nemmeno una figlia della lupa, perché tessere di partito…

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QUESTA SONO IO.

La vita di una femmina perfetta, mercificata dalla TV, ma che convive con un’anima dannata. Vi proponiamo una convenzione con biglietto ridotto a 10€ (anzichè intero 12€): per tutti i nostri amici, collaboratori ed i followers dei nostri canali web livingwomen: blog, pagina facebook, twitter, instagram

…Noi ci saremo!

Teatro Libero Liberi Teatri
QUESTA SONO IO
venerdì 10 febbraio 2017, ore 21.00
Teatro Portland, via Papiria 8, Trento

La Bella Stagione
Stagione al teatro Portland 2016/17
TRENTOOLTRE
10€ ridotto followers e amici di livingwomen

LIVINGWOMEN

La vita di una femmina perfetta, mercificata dalla TV, ma che convive con un’anima dannata. Vi proponiamo una convenzione con biglietto ridotto a 10€ (anzichè intero 12€): per tutti i nostri amici, collaboratori ed i followers dei nostri canali web livingwomen: blog, pagina facebook, twitter, instagram

…Noi ci saremo!

Teatro Libero Liberi Teatri
QUESTA SONO IO

venerdì 10 febbraio 2017, ore 21.00
Teatro Portland, via Papiria 8, Trento

La Bella Stagione
Stagione al teatro Portland 2016/17
TRENTOOLTRE
10€ ridotto followers e amici di livingwomen

Evento Facebook 

“Tre, due, uno. In onda. Intervista ad una delle donne più amate del

momento. Femmina perfetta.

Il suo corpo si sviscera sui cartelloni pubblicitari. Un orgasmo mediatico.

Lei è una che ce l’ha fatta. Ha fatto il botto.

Accavalla le gambe. Saluta. A domanda risponde.

Prende la pochette. Sorride. A domanda spara.

Fuoco in diretta”.

Dal romanzo di Federico Guerri
Con…

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TRA-SPARIRE (PARALISI POSTMODERNA)

LIVINGWOMEN

Personaggi:

Lui: il padre

Lei: La Madre

Junior: il Bambino Re

L’Altra: un’altra

Lui e Lei camminano in Corso Battisti. Sono in post shopping d’architettura povera. Spiegano a Junior l’importanza del riciclo e dei materiali ecosostenibili. Junior non se li caga di striscio. Punta un’edicola e i piedi.

Vuole le carte Pokemon. Vuole le carte Pokemon. Vuole le carte Pokemon e le avrà.

Il muro etico di Lei dura anche meno dei rituali dieci secondi: maschera la sconfitta con un impellente bisogno di procurarsi una rivista tipo “Maglioni tristi per bimbi felici” o “Pianta le tue carote con il feng shui”.

Parcheggiano Lui davanti alla vetrina del Circolo 10. Lei annoda il guinzaglio virtuale, dà bacino e prende per mano Junior, incestuosa, possessiva.

Lui si gira, indeciso se bere una tisana o fuggire oltreoceano. Cerca un punto di fuga ( ma solo per gli occhi) ed è lì che la…

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Food ReLOVution

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Ovvero: Cibo, Rivoluzione, Amore.

“Food ReLOVution: tutto ciò che mangi ha una conseguenza” è il nuovo documentario di Thomas Torelli. Esamina le conseguenze della cultura della carne in vista della crescente preoccupazione per gli impatti sulla salute, sulla fame nel mondo, sul benessere degli animali e sull’ambiente.

L’obiettivo è mostrare come questi problemi globali riguardino tutti e siano correlati tra loro.Oggi anche solo fare la spesa in maniera consapevole, sapere cosa si compra e cosa si mangia, è il primo importantissimo passo verso un mondo migliore.

Il film vuole essere uno strumento stimolante di comprensione e di informazione, che ci ricorda che abbiamo il potere di cambiare le cose se vogliamo davvero, a cominciare da noi stessi.”

Tutto ciò che mangiamo ha una conseguenza. Essere consapevoli di questo, ci aiuta a capire qual è, a capire l’importanza delle nostre scelte quotidiane. A spronarci a compiere azioni basate…

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STORIA DI “X” (LO SAI CHE IO SONO CATTIVO?)

All’inizio, gli estranei tendono a ignorarli. Poi tentano di porre loro stessi un freno all’eccessiva “vivacità” e, non riuscendoci, concludono che X sia intenzionalmente maleducato e distruttivo.

LIVINGWOMEN

La prima volta che lo vidi, X aveva solo 3 anni.

Due occhi neri, profondi: era bellissimo.

Faceva merenda e mi guardava.

“Lo sai che io sono cattivo?” disse di colpo.

“Te l’hanno detto o lo hai deciso tu?”

“Sono sicuro di essere cattivo: faccio cose brutte e mi piace.

Lì per lì non mi feci grosse domande: era diventato il maggiore di due, l’asilo era

iniziato da poco… tutto secondo copione e un gran diritto di essere incazzato.

Lo rividi in prima media. La madre mi aveva parlato di un percorso disastroso:

maestre severe, anaffettive le definì.

Al terzo giorno di scuola X lanciò l’astuccio di un compagno dalla finestra.

Quindi scese in cortile e distrusse quel che riuscì.

La settimana successiva scoperchiò una presa elettrica.

Poi ammaccò il distributore di merende.

Poi ci fu il cocktail di gessi e aranciata.

Poi l’allagamento dei bagni.

La defoliazione delle…

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